A volte la vita mi spaventa. Mi spaventa la verosimiglianza con la realtà, degli altri. Gli attori si impersonificano nel personaggi che devono interpretare per renderli più veri, la mia vita si ritrova a recitare la vita degli attori, scrittori, musicisti, che scrivono, che lottano, che amano e odiano. Una vita tutta mia che ha il gusto delle vite degli altri. Premonizioni, destini comuni, punti di raccordo. Capitoli già scritti, come per tutti, come per uno solo.
31 marzo 2008
Non so se sarà stasera, ma prima o poi sarà...
A volte la vita mi spaventa. Mi spaventa la verosimiglianza con la realtà, degli altri. Gli attori si impersonificano nel personaggi che devono interpretare per renderli più veri, la mia vita si ritrova a recitare la vita degli attori, scrittori, musicisti, che scrivono, che lottano, che amano e odiano. Una vita tutta mia che ha il gusto delle vite degli altri. Premonizioni, destini comuni, punti di raccordo. Capitoli già scritti, come per tutti, come per uno solo.
Quella sera, Heath si devessere spogliato del tutto, libero da ogni vincolo civile e morale. Deve essere stretto la testa tra le mani, come se avesse un forte mal di testa. Deve aver combattuto per diversi minuti contro i suoi demoni prima di ficcarsi in gola una manciata di quelle fottuttissime pillole. Deve aver sentito il fresco delle lenzuola avvolgersi addosso, lo stomaco contorcersi e addormentarsi dolcemente. Era provato, provato da un personaggio malvagio che aveva interpretato. Si dice così, così la leggenda vuole. Joker, l'aveva ucciso, si era impossessato di lui. Per mesi in quella stanza d'albergo con film horror, tende tirate, nudo, sempre un po' mezzo ubriaco. Deve aver combattuto davvero con tutti i demoni, che tutti hanno, che tutti non riescono lasciarsi alle spalle.
Allora mi guardo intorno, nella penombra del mio appartamento, fuori c'è il sole ma qui non entra. Quando sono solo il sole non entra mai a casa mia. La tv è accesa di sottofondo, la musica pure, è tutto un sottofondo. La pillola appena presa per rallentare i giri, il whiskey stasera per rallentare il cuore. Che schifo, perchè ?
Volevo andare davanti a casa di Sarah, poco prima di casa sua, sui muri di quel sottopassaggio, scrivere il verso del nostro amore. Non so se sarà stasera, ma prima o poi sarà...
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